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LA CAMERISTICA ITALIANA NEL MONDO
Nell’ambito della musica classica l’Italia è conosciuta all’estero quasi esclusivamente per la tradizione operistica da Donizetti a Puccini. È invece pressoché sconosciuta per la cameristica, ricca di grandi capolavori e, al giorno d’oggi, di grande potenziale considerata la varietà di linguaggi che contraddistingue i compositori italiani del nostro tempo.
Per tal motivo il Trio Rigamonti ha costruito un progetto biennale per valorizzare il repertorio italiano: ogni due anni il Trio proporrà alle istituzioni italiane ed estere un programma concertistico diverso, affiancando composizioni storiche a nuovi lavori di compositori contemporanei con il fine di creare un filo rosso tra il passato e il presente e un repertorio contemporaneo che diventi “di tradizione” per le generazioni future e per i trii con pianoforte di tutto il mondo.
Ciascun programma verrà eseguito in molteplici occasioni con cadenza regolare, in modo tale da far circolare il più possibile le composizioni nella speranza che la visibilità dei concerti stessi susciti l’interesse delle formazioni cameristiche e degli enti concertistici. Inoltre, ogni programma verrà inciso e pubblicato per prestigiose etichette discografiche.
Il primo programma verrà registrato per l’etichetta STRADIVARIUS nel 2024/2025.
Nell’ambito della musica classica l’Italia è conosciuta all’estero quasi esclusivamente per la tradizione operistica da Donizetti a Puccini. È invece pressoché sconosciuta per la cameristica, ricca di grandi capolavori e, al giorno d’oggi, di grande potenziale considerata la varietà di linguaggi che contraddistingue i compositori italiani del nostro tempo.
Per tal motivo il Trio Rigamonti ha costruito un progetto biennale per valorizzare il repertorio italiano: ogni due anni il Trio proporrà alle istituzioni italiane ed estere un programma concertistico diverso, affiancando composizioni storiche a nuovi lavori di compositori contemporanei con il fine di creare un filo rosso tra il passato e il presente e un repertorio contemporaneo che diventi “di tradizione” per le generazioni future e per i trii con pianoforte di tutto il mondo.
Ciascun programma verrà eseguito in molteplici occasioni con cadenza regolare, in modo tale da far circolare il più possibile le composizioni nella speranza che la visibilità dei concerti stessi susciti l’interesse delle formazioni cameristiche e degli enti concertistici. Inoltre, ogni programma verrà inciso e pubblicato per prestigiose etichette discografiche.
Il primo programma verrà registrato per l’etichetta STRADIVARIUS nel 2024/2025.
7 RICERCARI
GIORGIO FEDERICO GHEDINI
(Cuneo, 1892 - Nervi, 1965)
7 Ricercari per pianoforte, violino e violoncello
(dedicati al Trio di Trieste)
Vivace - Allegretto - Molto sostenuto - Allegro mosso - Andante un poco mosso - Allegro moderato - Grave e dolce
SIMONE FONTANELLI
(Milano, 1961)
7 Ricercari per pianoforte, violino e violoncello
(dedicato al Trio Rigamonti) - NUOVA COMMISSIONE (2023)
Prologo - Episodio primo - Episodio secondo - Stasismo - Episodio terzo - Pantomima - Homage to Greg Lake - “C’est le vie"
FRANCESCO CERRATO
(Asti, 1982)
7 Ricercari per pianoforte, violino and violoncello
(dedicato al Trio Rigamonti) - NUOVA COMMISSIONE (2023)
Maestoso - Mesto - Velocissimo, leggero - Pesante - Blues - Pavana - Agitato
GIORGIO FEDERICO GHEDINI
(Cuneo, 1892 - Nervi, 1965)
7 Ricercari per pianoforte, violino e violoncello
(dedicati al Trio di Trieste)
Vivace - Allegretto - Molto sostenuto - Allegro mosso - Andante un poco mosso - Allegro moderato - Grave e dolce
SIMONE FONTANELLI
(Milano, 1961)
7 Ricercari per pianoforte, violino e violoncello
(dedicato al Trio Rigamonti) - NUOVA COMMISSIONE (2023)
Prologo - Episodio primo - Episodio secondo - Stasismo - Episodio terzo - Pantomima - Homage to Greg Lake - “C’est le vie"
FRANCESCO CERRATO
(Asti, 1982)
7 Ricercari per pianoforte, violino and violoncello
(dedicato al Trio Rigamonti) - NUOVA COMMISSIONE (2023)
Maestoso - Mesto - Velocissimo, leggero - Pesante - Blues - Pavana - Agitato
SIMONE FONTANELLI
Compositore, direttore d’orchestra, docente di Musica Strumentale Contemporanea e direttore del Institut für Neue Musik presso l’Universität Mozarteum di Salzburg. È considerato una delle più brillanti personalità musicali: “Apprezzo moltissimo il suo talento. Sento il suo modo di far musica molto vicino al mio” (György Kurtág); “Ho avuto la grande fortuna di ascoltare una mia composizione diretta da Simone Fontanelli. E’ raro che la musica di qualcuno sia preparata con tanta sensibilità e introspezione combinata con un’abilità tecnica così superba” (George Crumb). Vincitore del prestigioso Premio Mozart di Salisburgo (1995) per la Composizione, è stato ospite, come direttore e compositore di prestigiosi festival internazionali in Italia, USA, Austria, Inghilterra, Spagna, Russia, Ungheria, Svezia, Germania, Svizzera, Kazachistan, Israele, Taiwan e Thailandia. Ha tenuto masterclasses e seminari ospite di Accademie e Università d’Europa, Asia e USA, tra cui la Juilliard School di New York, il Royal College of Music, la Royal Academy of Music e la Guildhall School of Music and Drama di Londra, la Lamont School-University di Denver; la F. Liszt Academy di Budapest, il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca e molte altre.
FRANCESCO CERRATO
Compositore, violinista e produttore musicale piemontese. Ha collaborato con le principali etichette discografiche mondiali (EMI-KPM, Decca, Sony, Naxos, Warner-Chappell ed altre). La sua musica è trasmessa giornalmente in programmi e serie televisive (BBC, Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, AppleTV, CBS, NBC, NBC, RAI, Mediaset e altri), documentari (Discovery) e film indipendenti in tutto il mondo. Con la colonna sonora del film Larvae vince nel 2022 il prestigioso Mark Awards di Los Angeles, il premio Best Original Score al Cannes Indie Shorts Awards (Francia) e l’Ethereal Horror Fest di Austin (Texas). Tra i recenti riconoscimenti si ricordano il Premio Mario Nascimbene per la musica da film, il premio Best Contemporary Classical Production Music Track ai Production Music Awards 2019 di Londra e il Grand Prize all’International Youth Music Competition di Atlanta con la sua composizione Toccata per quattro violoncelli.
Compositore, direttore d’orchestra, docente di Musica Strumentale Contemporanea e direttore del Institut für Neue Musik presso l’Universität Mozarteum di Salzburg. È considerato una delle più brillanti personalità musicali: “Apprezzo moltissimo il suo talento. Sento il suo modo di far musica molto vicino al mio” (György Kurtág); “Ho avuto la grande fortuna di ascoltare una mia composizione diretta da Simone Fontanelli. E’ raro che la musica di qualcuno sia preparata con tanta sensibilità e introspezione combinata con un’abilità tecnica così superba” (George Crumb). Vincitore del prestigioso Premio Mozart di Salisburgo (1995) per la Composizione, è stato ospite, come direttore e compositore di prestigiosi festival internazionali in Italia, USA, Austria, Inghilterra, Spagna, Russia, Ungheria, Svezia, Germania, Svizzera, Kazachistan, Israele, Taiwan e Thailandia. Ha tenuto masterclasses e seminari ospite di Accademie e Università d’Europa, Asia e USA, tra cui la Juilliard School di New York, il Royal College of Music, la Royal Academy of Music e la Guildhall School of Music and Drama di Londra, la Lamont School-University di Denver; la F. Liszt Academy di Budapest, il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca e molte altre.
FRANCESCO CERRATO
Compositore, violinista e produttore musicale piemontese. Ha collaborato con le principali etichette discografiche mondiali (EMI-KPM, Decca, Sony, Naxos, Warner-Chappell ed altre). La sua musica è trasmessa giornalmente in programmi e serie televisive (BBC, Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, AppleTV, CBS, NBC, NBC, RAI, Mediaset e altri), documentari (Discovery) e film indipendenti in tutto il mondo. Con la colonna sonora del film Larvae vince nel 2022 il prestigioso Mark Awards di Los Angeles, il premio Best Original Score al Cannes Indie Shorts Awards (Francia) e l’Ethereal Horror Fest di Austin (Texas). Tra i recenti riconoscimenti si ricordano il Premio Mario Nascimbene per la musica da film, il premio Best Contemporary Classical Production Music Track ai Production Music Awards 2019 di Londra e il Grand Prize all’International Youth Music Competition di Atlanta con la sua composizione Toccata per quattro violoncelli.
Il ricercare o ricarcata (ma anche toccata, fantasia o ancora canzona), forma musicale del tardo rinascimento basata sui principi dell’imitatio e della variatio, si catapulta in epoca moderna grazie ad un lavoro del 1943 di Giorgio Federico Ghedini dedicato al Trio di Trieste e, nella stessa forma, a due nuove composizioni di Simone Fontanelli e Francesco Cerrato dedicate al Trio Rigamonti.
Sette sono i Ricercari che si susseguono senza interruzione, lo stesso numero scelto da Domenico Gabrielli nel 1689 per la sua raccolta violoncellistica, come sette tappe di un viaggio che riflette l’epoca e la personalità dei compositori.
Giorgio Federico Ghedini, appassionato di musica rinascimentale e barocca, si è ispirò spesso alle forme musicali del passato combinando gli stilemi antichi con il linguaggio novecentesco. Il suo stile, unico nel panorama musicale a lui a contemporaneo, si esprime tramite l’eccelso magistero contrappuntistico e formale costruttivo. I suoi Ricercari nascono dallo spontaneo organizzarsi di elementi che costruiscono dei veri e propri “edifici sonori” a loro volta cementati fra di loro da una chiara logica tematica e costruttiva. A discapito della stratificazione e della destrutturazione del materiale, passa in primo piano un linguaggio crudo e oggettivo figlio dell’epoca complessa in cui è stato composto questo lavoro e di un’arte che riflette il degrado umano e gli orrori del ‘900.
Nel 2023, esattamente ottant’anni dopo il lavoro di Ghedini, il Trio Rigamonti commissiona due nuove raccolte di Sette Ricercari per un progetto di valorizzazione della cameristica italiana.
All'origine del lavoro di Simone Fontanelli c'è un gesto musicale, presente nelle prime due battute del secondo movimento, affidato al pianoforte. Da quell’elemento, ricercando e scoprendo in esso le sue possibili trasformazioni, è partita la costruzione dell’intero brano. Non si tratta di un lavoro che riguarda solo il materiale musicale, ma di una vera e propria costruzione di una storia, di una narrazione di suoni all'interno della quale si percorrono strade ed esperienze diverse, un “teatro dell’immaginario” permeato di grande espressività che solo Fontanelli, nel panorama italiano, riesce a trasmettere nella propria musica in modo così intenso.
Chiudono il programma i Ricercari di Francesco Cerrato, compositore poliedrico che riporta nella sua musica una pluriennale carriera da strumentista e una conoscenza della musica a 360 gradi. Ogni movimento rivisita stilemi antichi riconducibili all’improvvisazione, quali l’ornamentazione, il contrappunto e l’imitazione, uniti alle forme novecentesche di poliritmie e politonalità. Accanto alla complessa ricerca armonica e ritmica, convive un saggio utilizzo degli strumenti che costruiscono in modo caleidoscopico episodi contrastanti sebbene figli dello stesso materiale sonoro. Il viaggio di Cerrato attraversa 400 anni di storia della musica, passando per elementi tardo romantici, influenze jazzistiche e della musica applicata.
Sette sono i Ricercari che si susseguono senza interruzione, lo stesso numero scelto da Domenico Gabrielli nel 1689 per la sua raccolta violoncellistica, come sette tappe di un viaggio che riflette l’epoca e la personalità dei compositori.
Giorgio Federico Ghedini, appassionato di musica rinascimentale e barocca, si è ispirò spesso alle forme musicali del passato combinando gli stilemi antichi con il linguaggio novecentesco. Il suo stile, unico nel panorama musicale a lui a contemporaneo, si esprime tramite l’eccelso magistero contrappuntistico e formale costruttivo. I suoi Ricercari nascono dallo spontaneo organizzarsi di elementi che costruiscono dei veri e propri “edifici sonori” a loro volta cementati fra di loro da una chiara logica tematica e costruttiva. A discapito della stratificazione e della destrutturazione del materiale, passa in primo piano un linguaggio crudo e oggettivo figlio dell’epoca complessa in cui è stato composto questo lavoro e di un’arte che riflette il degrado umano e gli orrori del ‘900.
Nel 2023, esattamente ottant’anni dopo il lavoro di Ghedini, il Trio Rigamonti commissiona due nuove raccolte di Sette Ricercari per un progetto di valorizzazione della cameristica italiana.
All'origine del lavoro di Simone Fontanelli c'è un gesto musicale, presente nelle prime due battute del secondo movimento, affidato al pianoforte. Da quell’elemento, ricercando e scoprendo in esso le sue possibili trasformazioni, è partita la costruzione dell’intero brano. Non si tratta di un lavoro che riguarda solo il materiale musicale, ma di una vera e propria costruzione di una storia, di una narrazione di suoni all'interno della quale si percorrono strade ed esperienze diverse, un “teatro dell’immaginario” permeato di grande espressività che solo Fontanelli, nel panorama italiano, riesce a trasmettere nella propria musica in modo così intenso.
Chiudono il programma i Ricercari di Francesco Cerrato, compositore poliedrico che riporta nella sua musica una pluriennale carriera da strumentista e una conoscenza della musica a 360 gradi. Ogni movimento rivisita stilemi antichi riconducibili all’improvvisazione, quali l’ornamentazione, il contrappunto e l’imitazione, uniti alle forme novecentesche di poliritmie e politonalità. Accanto alla complessa ricerca armonica e ritmica, convive un saggio utilizzo degli strumenti che costruiscono in modo caleidoscopico episodi contrastanti sebbene figli dello stesso materiale sonoro. Il viaggio di Cerrato attraversa 400 anni di storia della musica, passando per elementi tardo romantici, influenze jazzistiche e della musica applicata.
Media patners
Concert partners
Photo credit:
@Annachiara Radice @Dylan Kier
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